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5 cose che puoi fare mentre bevi Amaranca 

5 cose che puoi fare mentre bevi Amaranca 


Bevuto dopo cena o come aperitivo in compagnia degli amici, Amaranca è sempre un’esperienza di gusto da vivere e condividere. Il punto di forza di Amaranca è proprio la versatilità del suo sapore, reso riconoscibile dal bouquet armonioso e fruttato, che lo rende un amaro perfetto per tutte le occasioni e per tutti i palati!

In questo post parleremo di 5 cose che puoi fare mentre bevi Amaranca, a cui forse non avevi ancora pensato: scopriamole insieme, il nostro Nobile amaro dell’Etna ti sorprenderà!

Amaranca: irresistibile amaro siciliano

1.Innamorarti 

Sapevi che Amaranca possiede proprietà afrodisiache? Il nostro amaro a base di erbe è un vero elisir di passione siciliana! Sembra inoltre che le signore apprezzino particolarmente le note fruttate che ne addolciscono il sorso. Scegli Amaranca per conquistare la persona che ti fa battere il cuore, chi potrà mai sottrarsi alla magia di un filtro d’amore a base di agrumi?!

2.Lasciarti Ispirare

Amaranca è un omaggio alla Sicilia. Una terra ricca di materie prime d’eccellenza, di tradizioni e arte. Lasciati ispirare dal nostro capolavoro di sicilianità mentre dipingi, scrivi o ti dedichi alla tua attività artistica preferita. Sembra proprio che il profumo di agrumi sia un ottimo stimolante per la creatività e l’estro!

3.Cucinare

Quante volte ti sarai concesso un buon bicchiere di vino dopo aver sfumato il risotto o l’arrosto? Fai lo stesso con Amaranca! Prendi un bicchierino a stelo lungo e versati 3 dita del nostro amaro siciliano, ma solo dopo aver preparato una golosa salsa a base di Amaranca, perfetta per condire il filetto, il salmone o una ricca macedonia!

4.Concederti una vacanza

Non importa se le ferie sono ancora lontane, finite o non pervenute. Ogni giorno puoi concederti una “vacanza” dallo stress e dalla routine, ritagliandoti un momento di assoluto relax, sorseggiando Amaranca. Lasciati coccolare dal nostro amaro a base di arancia selvatica, ricco di proprietà benefiche per l’organismo. Nel frattempo, leggi un libro, osserva il tramonto, gustati una o più puntate della tua serie preferita, proprio come se fossi in vacanza! Amaranca solleva lo spirito!

5.Goderti la festa

Bastano pochi semplici ingredienti per far funzionare una festa: la musica giusta, qualche snack sfizioso, gli amici più cari e naturalmente… Amaranca! Servilo nella versione “Amaranca Tonic”, con acqua tonica aromatizzata e qualche fetta di agrumi: facile, piacevole, rallegrerà la serata senza impegnarti in elaborate preparazioni. Con Amaranca è subito festa!

Il gusto unico di Amaranca: autentico amaro siciliano.

Il gusto unico di Amaranca: autentico amaro siciliano.


I liquori, i distillati e gli amari siciliani alle erbe negli ultimi 30 anni hanno conquistato il mercato nazionale e internazionale, inebriandoli con i sapori e i profumi tipici della Sicilia, grazie all’impegno, la creatività e l’intuito di brillanti imprenditori presenti sul territorio. 

Gusto contemporaneo, produzione artigianale “da tradizione”, Amaranca è uno dei protagonisti indiscussi di questa “new age”. Il nostro nobile amaro dell’Etna attinge copiosamente al passato, restando fedele alle risorse del territorio e della tradizione, e allo stesso tempo volge un ponte verso il futuro, alla luce di una nuova concezione di amaro, sempre più vicina ai giovani, ai neofiti del buon bere all’italiana e all’arte della mixology.

Ma qual è il segreto del gusto unico di Amaranca? Cosa ha determinato il suo crescente successo? 

Il primo amaro a base di agrumi: autentica poesia siciliana

Prima dell’intuizione di Santo Romeo, fondatore di Romeno Vini, nessuno aveva pensato di realizzare un amaro a base di agrumi. La sua scelta è ricaduta sull’arancia selvatica, il Citrus aurantium, detto Melangolo, considerato “la madre di tutti gli agrumi” perché usato da sempre come portainnesto per la produzione delle altre tipologie di citrus (limoni, arancia, mandarini, ecc.). Un ingrediente raro quanto prezioso, introdotto in Sicilia dall’Oriente dai Crociati, che dal 1998 definisce il gusto unico, avvolgente e mediterraneo di Amaranca. 

Sorso dopo sorso, Amaranca sprigiona tutta l’essenza e il profumo avvolgente dell’arancia selvatica siciliana che si unisce alle note frizzanti delle erbe aromatiche dell’Etna con cui è realizzato, in un’esplosione di gusto indimenticabile. Non conosciamo, però, l’elenco completo delle materie prime con cui Amaranca viene realizzato, custodito gelosamente dalla famiglia Romeo, un mix straordinario e originale di materie prime locali, che lo rende riconoscibile al primo sorso, al di là delle imitazioni, creando un liquore inconfondibile. 

Equilibrato, rotondo, amaro al punto giusto e allo stesso tempo dolce. Un bouquet avvolgente, intrigante e armonico, nel quale spiccano i sentori agrumati e un aroma piacevole e dalla raffinata persistenza. Alla degustazione Amaranca si afferma per queste eccezionali caratteristiche, che seducono anche i meno esperti e che si esprimono al meglio quando Amaranca viene servito liscio, sia a temperatura ambiente che freddo, o ancora in un tumbler basso, arricchito da qualche foglia di menta fresca e una fettina di lime. Amaranca è un autentico capolavoro di sicilianità che difficilmente si abbandona per la sua versatilità e la sua piacevolezza. 

Amaranca: all’insegna di una nuova artigianalità

Nella vision del “brand” Amaranca traspare il profondo rispetto e il tributo della famiglia Romeo nei confronti delle tradizioni “di casa” e del territorio. 

Vision che si traduce nella cura e nell’attenzione per la realizzazione artigianale del prodotto, dalla lavorazione degli agrumi, alla raccolta delle erbe, fino alla stessa produzione, fedele a quella che si effettuava nel 1998, così come la ricetta usata oggi, nata dal perfezionamento di un’antica ricetta di famiglia e ispirata dall’attività svolta dai lavoratori siciliani nel campo degli agrumi nel secondo dopoguerra. 

Artigianalità, materie prime del territorio e tanta passione: ecco cosa rendono unico il nostro Amaranca!

Amaranca: dalla nascita al successo internazionale.

Amaranca: dalla nascita al successo internazionale.
Intervista ad Antonello Romeo, responsabile commerciale dell’azienda Romeo Vini

Sono trascorsi quasi 25 anni dalla nascita di Amaranca, anni durante i quali il nostro amaro siciliano si è fatto conoscere e apprezzare da consumatori e ristoratori, riscuotendo un grande successo prima a livello regionale e poi internazionale, grazie all’impegno e alla passione della famiglia Romeo. 

Per ripercorrere alcune delle tappe più importanti dell’ascesa del nostro nobile amaro dell’Etna e conoscere meglio i protagonisti della storia di Amaranca, abbiamo intervistato Antonello Romeo, responsabile commerciale di Romeo Vini, oggi alla guida dell’azienda insieme al padre Santo e al fratello Marco.

Parliamo della genesi di Amaranca. L’ideatore è stato suo padre, Santo Romeo, fondatore dell’azienda  Romeo Vini: cosa lo ha spinto a creare Amaranca e da cosa è stato ispirato?

Alla fine degli anni Novanta, in un momento di grande fermento per l’azienda, mio padre decise di perfezionare un’antichissima ricetta di famiglia, tramandata di generazione in generazione, per realizzare il primo amaro siciliano a base di arancia selvatica ed erbe aromatiche dell’Etna, valorizzando il ventennale know-how aziendale acquisito nel campo della produzione di vino e la tradizione di famiglia legata alla coltivazione degli agrumi.

Amaranca nasce così, dall’intuizione, dall’esperienza e dalla passione di mio padre per il suo lavoro, per i prodotti del territorio siciliano e per le sue tradizioni. Sono questi gli “ingredienti” che lo hanno ispirato e che hanno reso possibile la nascita di Amaranca. 

Vuole raccontarci qualche curiosità su Amaranca, ancora poco nota?

Anche il nome “Amaranca” è stata un’invenzione di mio padre. Frutto della fusione delle parole Amaro e Arancia, è un nome unico e originale che descrive, come un’istantanea, l’anima e il carattere del nostro nobile amaro dell’Etna. Un nome che ci ha portato fortuna e che ha ispirato poi molte altre aziende.

In merito alla ricetta non posso svelarvi nulla! Posso dirvi, però, che gli ingredienti che utilizziamo oggi, sono gli stessi previsti da mio padre nel 1998. L’artigianalità e la tradizione restano dei valori imprescindibili per noi. E chi beve Amaranca oggi, come 20 anni fa, viene conquistato proprio dal suo gusto unico, diverso da quello di qualsiasi altro amaro. 

Quando avete capito che Amaranca aveva tutte le carte in regola per diventare un amaro “premiato”?

Per tanti anni abbiamo ricevuto i complimenti da parte di tutti coloro che assaggiavano Amaranca. Amaranca veniva apprezzato e scelto sia dai clienti che dagli esperti, regalandoci grandi soddisfazioni. Un successo che tuttavia non riusciva a oltrepassare i confini della Sicilia Orientale. Per lungo tempo abbiamo avuto la sensazione di avere tra le mani un tesoro, tanto prezioso, ma poco noto. Così mi sono impegnato, con l’obiettivo di far conoscere nel mondo il nostro amaro siciliano.

Dopo tanti studi e tante ricerche, nel 2018 abbiamo finalmente individuato il mezzo migliore per varcare i confini regionali. Quell’anno abbiamo iscritto Amaranca al più antico e importante concorso al mondo dedicato a vini e distillati, l’International Wine & Spirit Competition di Londra, in cui Amaranca si classificò al secondo posto, conquistando la medaglia d’argento. Un’importante conferma per noi, che finalmente abbiamo avuto prova del potenziale internazionale di Amaranca. 

Da allora Amaranca ha collezionato oltre dieci premi internazionali, fino al 2021 quando abbiamo conquistato, sempre a Londra, la medaglia d’oro e il titolo di miglior amaro al mondo. 

Quali sono i progetti che Romeo Vini ha in cantiere per i prossimi anni?

Stiamo lavorando per continuare a rafforzare la rete di vendita di Amaranca e farlo conoscere il più possibile a livello internazionale, anche oltre i confini europei. Il nostro obiettivo, sul breve periodo, è quello di essere presenti nelle migliori bottiglierie ed enoteche italiane, per esportare tutto il gusto e la passione della nostra Sicilia, di cui Amaranca vuole farsi portavoce. 

Intanto, la famiglia Amaranca e la produzione di Romeo Vini si allargano. Proprio di recente abbiamo presentato Limonetna, un liquore digestivo da “Limone dell’Etna IGP”, che ha riscosso un notevole successo a Vinitaly 2022. Ma i progetti in cantiere sono tanti e non vediamo l’ora di farvi assaggiare i nuovi liquori “made in Sicily” che presto lanceremo sul mercato. 

L’amaro: da digestivo a drink di tendenza

L’amaro: da digestivo a drink di tendenza

Nuova gloria per gli amari italiani. Per anni confinati al ruolo di digestivo “old fashioned” o classico “bicchierino del dopocena”, oggi l’amaro sta vivendo una seconda giovinezza, diventando il protagonista di quello che gli esperti definiscono il Rinascimento del buon bere all’italiana, in compagnia di altri “mostri sacri” della nostra tradizione, quali il limoncello o il cordiale.


Ma come nasce l’amaro? E a cosa si deve il nuovo successo degli ultimi anni?



L’amaro: una storia antichissima

Quella dell’amaro è una storia che si perde nella notte dei tempi. Saggi greci, alchimisti arabi, e poi ordini religiosi e farmacisti hanno da sempre cercato di creare elisir di lunga vita e bevande curative, attraverso l’infusione nel vino e nei suoi derivati di piante ed erbe aromatiche. Usati per secoli come “medicina” in grado di curare ogni tipo di malanno, fu solo dopo la scoperta dell’America e l’arrivo delle spezie in Europa che il sapore dell’amaro diventa “gradevole” e questo ne determinerà il successo prima alla corte di Caterina de’ Medici e poi, da metà ’800, nei salotti aristocratici.

È proprio in questo periodo che la parola “amaro” si inizia a utilizzare per indicare una bevanda specifica, distinta dai preparati farmaceutici grazie all’aggiunta dello zucchero, ingrediente che in breve tempo trasforma gli amari in apprezzati digestivi e gustose bevande da fine pasto. Con la prima guerra mondiale, arriva il primo vero momento di crisi per gli amari italiani, che tornano ad essere utilizzati a fini curativi. Sarà poi con il successivo boom economico che l’amaro si diffonderà nelle case degli italiani come irrinunciabile ammazzacaffè, ruolo in cui resterà confinato, nell’immaginario collettivo, per numerosi decenni.

Amaranca e gli altri: tutta un’altra storia

Finalmente arriviamo ai giorni nostri, caratterizzati dal ritorno in auge dell’amaro. Un successo che ormai non conosce confini, tanto che Matteo Zed, bartender esperto e appassionato di amari italiani ha dichiarato: “in America parlare oggi di amaro è come parlare di gin”. Come dimostrano gli ultimi studi di settore, il consumo dell’amaro fuori casa e nei locali di tendenza è in netto aumento, anche tra i più giovani: oltre a essere richiesto come aperitivo o after dinner, l’amaro sta diventando protagonista del mondo della mixology come ingrediente o semplice dash.


Ma a cosa si deve questo successo?

Merito delle strategie di riposizionamento intraprese da molte aziende produttrici, della creatività e la voglia di sperimentare dei giovani bartender italiani, nonché del boom degli amari negli Stati Uniti e del revival dei drink vintage, ma non solo!
Gli amari di successo, oggi, sono amari a base di materie prime del territorio in cui vengono prodotti e di cui diventano testimonial. Amari dal gusto contemporaneo e versatile, apprezzati dagli appassionati della tradizione, ma anche dai più giovani, fruitori di un modo di bere sempre più responsabile, consapevole e sostenibile, nonché cultori del made in Italy.
Amari come Amaranca, il nostro Nobile amaro dell’Etna, a base di arancia selvatica ed erbe aromatiche locali, ispirato dalle tradizioni e dalla passione tipica della nostra amata terra.

Come servire l’amaro: consigli per la degustazione perfetta

Come servire l’amaro: consigli per la degustazione perfetta

Freddo o a temperatura ambiente? Liscio o con ghiaccio? Qual è il modo giusto di servire e bere l’amaro?
Se nel campo dei vini e dei distillati esistono regole rigide per la corretta degustazione, non è lo stesso per gli amari, per i quali non sono mai state definite le linee guida per il “servizio perfetto”. 

Del resto, quello dell’amaro è un rito “intimo”, strettamente legato al gusto e al piacere di chi lo beve.
I  “tradizionalisti”, ad esempio, sono soliti bere l’amaro in un solo sorso, come “cicchetto” dopo un pasto abbondante, c’è poi chi preferisce sorseggiarlo freddo o addirittura ghiacciato, per rinfrescare il palato, altri ancora lo degustano a temperatura ambiente per assaporare ogni sfaccettatura dell’infusione.

Servire l’amaro: il bicchiere giusto 


Per i ristoratori e i padroni di casa più attenti, servire un amaro curandone i dettagli è un gesto utile per stimolare in chi lo beve una piacevole sensazione e il desiderio di tornare a provarla. Scegliere il bicchiere giusto, decorato con ingredienti in grado di esaltare il profumo e il gusto dell’amaro stesso (scorze di agrumi, erbe aromatiche, frutti e perfino fiori), può essere la strategia giusta per conquistare la vista e il palato di amici e clienti, trasformando il “momento dell’amaro” in un’esperienza sensoriale completa. 

Secondo la tradizione, gli amari a temperatura ambiente devono essere serviti nel classico bicchiere di forma cilindrica o tronco conica, preferibilmente di un cristallo completamente trasparente e sottile per valorizzare anche il colore degli amari più chiari. Se la scelta ricade sull’aggiunta di ghiaccio, è consigliabile disporre pochi cubetti ed utilizzare un bicchiere basso e svasato, come ad esempio un tumbler. Per amari da servire freddi, invece, è bene usare calici a stelo, in modo da impedire alla mano di chi lo sorseggia di scaldare il liquore. Infine, ricordiamo, che la dose di amaro versata dovrebbe sempre rispettare il rapporto di 1/3 della capacità del bicchiere. 

Come bere Amaranca: autentico amaro siciliano. 

Grazie alla versatilità del suo sapore, Amaranca può essere servito liscio o con ghiaccio: sprigionerà sempre tutta l’essenza e il profumo avvolgente dell’arancia selvatica siciliana che si unisce alle note frizzanti delle erbe aromatiche dell’Etna in un’esplosione di gusto indimenticabile. 

E per un tocco da veri bartender, servite Amaranca liscio o con ghiaccio, con una fettina di lime e/o qualche fogliolina di menta fresca. Una piacevole variante mediterranea, perfetta per la stagione estiva e non solo!

E voi, come preferite bere Amaranca? 

Amaranca: 5 curiosità sul nostro amaro siciliano che forse non conosci

Amaranca: 5 curiosità sul nostro amaro siciliano che forse non conosci

Quanto ne sai su Amaranca?
Amaranca è il Nobile Amaro dell’Etna che con il suo gusto fruttato e il suo profumo mediterraneo ha conquistato negli anni gli appassionati di amari italiani e il settore della gastronomia stellata, ottenendo numerosi premi. 

Ma a cosa si deve il successo del nostro straordinario amaro di Sicilia?
Nel post vi sveleremo 5 curiosità sulla storia di Amaranca e sui “segreti” che lo hanno reso uno degli amari siciliani più apprezzati al mondo. 

Scopri Amaranca tra segreti e curiosità

1. Un amaro di famiglia, tra tradizione e innovazione

È il 1998. Solo da un anno la storica azienda della famiglia Romeo, specializzata nel commercio di vini e liquori, ha iniziato a imbottigliare e produrre i propri vini dell’Etna e il primo liquore limoncello. È allora che Santo Romeo decide che i tempi sono maturi per lanciare Amaranca, un amaro dallo spirito contemporaneo e innovativo, con un forte legame con il territorio e le sue tradizioni, preparato secondo un’antica ricetta di famiglia… 

2. Il primo amaro siciliano a base di arancia selvatica

Nasce così Amaranca, dalla lavorazione dell’arancia selvatica siciliana, le erbe officinali e le radici raccolte alle pendici dell’Etna. È il primo amaro siciliano a base di arancia selvatica e grazie al suo sapore armonico e fruttato, nel tempo è riuscito a incontrare il gusto di un pubblico sempre più esteso e variegato. 

3. Una ricetta segretissima

La ricetta con cui viene preparato Amaranca è una ricetta davvero segreta: l’elenco di tutte le erbe e le loro dosi esatte non sono mai stati diffusi e la preparazione, nella sua fase ultima, viene eseguita a porte chiuse dai membri della famiglia. Un mistero che profuma di Sicilia! 

4. Amaranca, un autentico sorso di Sicilia

Gli ingredienti che caratterizzano il gusto inconfondibile di Amaranca sono simboli ed eccellenze del nostro territorio. Ma il legame di Amaranca con la Sicilia è molto più profondo, ancestrale e suggestivo. Il suo carattere energico e appassionato, così come il gusto piacevole e persistente, sono stati ispirati proprio dalla passione e dall’amore dei lavoratori siciliani dediti alla coltivazione degli agrumi nella Sicilia del dopoguerra. 

5.  Un amaro pluripremiato 

Amaranca partecipa per la prima volta nel 2018 al concorso più antico e importante al mondo, dedicato a vini e distillati: l’IWSC di Londra. In quell’occasione si aggiudica il secondo posto, conquistando la medaglia d’argento. Da allora ha ottenuto numerosi premi in altrettante competizioni internazionali, fino a conquistare lo scorso anno il titolo di “Miglior amaro al mondo”, premio assegnato ad Amaranca dal “World Liqueur Awards”, prestigioso evento del settore. Amaranca si afferma così come un autentico amaro siciliano da medaglia d’oro!